Negli ultimi anni, in Italia si sta diffondendo una nuova forma di investimento immobiliare: la compravendita di "nuda proprietà". Con tale espressione si indica in genere la possibilità di vendere la prima casa, mantenendo il diritto di abitarci per il resto della vita.
Se in passato, questa soluzione veniva adottata da una ristretta cerchia di italiani, negli ultimi tempi sempre più persone optano per la "nuda proprietà". I motivi di tale cambiamento sono molteplici: il bisogno di liquidità immediata, il lavoro precario che rende difficile pagare le imposte sugli immobili regolarmente, le entrate economiche discontinue e il desiderio di aumentare il proprio reddito. Ma il dato più importante è da cercare nel fatto che negli ultimi anni è cambiato il modo di concepire la casa: ora non è più considerata un bene ereditario, da tramandare di generazione in generazione, su cui costruire gli affetti, ma è diventata un bene patrimoniale, una vera forma di ricchezza, un potenziale investimento.
Tuttavia esistono ancora delle zone d'Italia difficili da convertire alla "nuda proprietà": nel 2010 la tendenza è aumentata del 18% a Milano, ma solo del 10% a Napoli. Ciò significa che nel Sud Italia, la "nuda proprietà" è scelta da una ristretta cerchia di persone, mentre al Nord è più diffusa. Nell'ultimo anno la regione italiana capolista è stata l'Emilia Romagna, seguita dal Lazio, Piemonte e Lombardia. L'Italia rimane comunque un passo indietro rispetto a diversi paesi esteri, come la Francia o l'Inghilterra, dove la "nuda proprietà" è ampiamente diffusa. Per aumentare la richiesta nel nostro paese, esistono diverse iniziative. Per esempio, in Liguria si sta elaborando il progetto "Over to Over" che garantisce al venditore, di solito un ultra settantenne, tutela e trasparenza durante la procedura di vendita dell'immobile. Tale programma è stato portato avanti anche per proteggere gli anziani, considerati una fascia debole, spesso manipolata da speculatori, quindi molto restii nello scegliere questo tipo di compravendita.
Quali sono i vantaggi per il venditore?
Vendere la "nuda proprietà" significa ottenere immediatamente una somma di denaro leggermente inferiore al valore dell'abitazione, senza rinunciare alla comodità e alla sicurezza di poter vivere nella casa di una vita. Avere a disposizione una grossa somma di denaro da investire nuovamente concede all'usufruttuario di arricchirsi e migliorare il suo tenore di vita. La scelta di vendere casa tramite "nuda proprietà" è fatta soprattutto da persone anziane, ultra settantenni, senza progenie oppure con figli già sistemati. In tal modo, i restanti anni di vita possono essere vissuti con tutti gli agi di cui un anziano ha bisogno e diritto. Molto spesso le somme vengono reinvestite, per esempio per garantire liquidità ai figli o finanziare le idee imprenditoriali dei nipoti.
Quali sono i vantaggi per il compratore?
Scegliendo la "nuda proprietà" si può comprare un immobile a prezzi vantaggiosi, poichè al valore dell'immobile viene sottratto l'usufrutto. Il prezzo di vendita viene fissato da un perito che valuta diverse variabili, che andranno poi ad incidere sul prezzo: la principale è l'età dell'usufruttuario che occupa la casa, in base a cui viene poi stabilito un coefficiente dato dal Ministero delle Finanze. Di solito la casa viene liberata dopo dieci anni, in questo tempo il valore dell'immobile è aumentato e nel caso si vorrà rivendere, si potrà trarre un ulteriore beneficio economico.
Come abbiamo visto, i vantaggi economici della "nuda proprietà" sono plurimi, è necessario tenere conto di tutte le possibilità offerte dal mercato immobiliare, trovare il modo per arricchirsi è più facile di ciò che sembra!
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