Quando si acquista un immobile ci sono delle imposte da pagare, a volte anche molto salate, che variano principalmente se stiamo acquistando una prima casa oppure una seconda casa (o un immobile non abitativo).
Per l'investitore è molto importante conoscere esattamente a quanto ammontano queste imposte in quanto queste spese influiranno negativamente sul bilancio finale dell'operazione immobiliare, dunque vanno tenute in grande considerazione.
Come appena accennato, i principali casi di tassazione sull'acquisto di un immobile rientrano in due grandi aree:
Vediamoli quindi nel dettaglio.
Come si può notare la tassazione più vantaggiosa si ha con l'acquisto della prima casa da un privato, mentre il caso più oneroso è l'acquisto di un immobile di lusso da un'impresa costruttrice/ristrutturatrice.
Le agevolazioni fiscali per l'acquisto della prima casa valgono anche per le sue pertinenze, ovvero la cantina, il box auto ecc., a patto che tali pertinenze siano accatastate come C/2, C/6 o C/7 e si trovino nel raggio di 300 metri dall'immobile prima casa.
È da notare inoltre che nel caso in cui un privato acquisti un immobile ad uso abitativo (e relative pertinenze) è possibile pagare le imposte sul valore catastale rivalutato dell'immobile e non sul prezzo di acquisto realmente pagato, che comunque va dichiarato nell'atto. Questo è un grande vantaggio in quanto quasi sempre il valore catastale dell'immobile è inferiore al prezzo reale di acquisto e dunque di conseguenza anche le imposte da pagare saranno inferiori. Oltre a ciò in questo caso l'onorario notarile viene ridotto per legge del 20%.
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