Come è diventato ricco Warren Buffett? L'uomo che per gli americani è semplicemente "l'Oracolo di Omaha", ha fatto i soldi in borsa ed è uno degli uomini più ricchi del mondo. L'investitore migliore di tutti i tempi esula però dal consueto schema in base al quale solo i pirati o gli squali possono vincere nel mondo degli affari.
Nato in Nebraska nel 1930, Warren Buffett ha iniziato giovanissimo la sua scalata all'olimpo della finanza. Il suo primo affare risale all'età di sei anni, quando acquistò dal nonno sei casse di Coca Cola (questo marchio sarà poi una costante nei suoi investimenti), rivendendole in modo da guadagnare cinque centesimi a bottiglietta, mentre il suo primo investimento arrivò cinque anni più tardi, quando comprò tre azioni di Cities Service Preferred a 38 dollari l'una.
Proprio in questa occasione mostrò le doti del vero finanziere, acume e saldezza di nervi, resistendo alla tentazione di venderle quando scesero a quota 27 e cedendole solo quando raggiunsero i 40 dollari. Allo stesso tempo imparò la lezione che gli venne impartita dall'impennarsi del titolo (in seguito alla vendita delle sue azioni) sino ai 200 dollari, tanto da citare spesso l'esempio nella sua formazione di uomo d'affari.
La sua prima dichiarazione dei redditi arrivò a soli quattordici anni, con la vendita dei giornali porta a porta (anche questo lavoro condizionò la sua vita, tant'è che in futuro avrebbe investito sul Washington Post), mentre alla High School fu l'unico studente in grado di poter vantare guadagni superiori a quelli del personale insegnante, grazie al reddito derivante dall'affitto di una fattoria.
Diversamente da quanto deciso da tutti gli studenti appassionati di finanza, decise di rifiutare la Harvard Business School ripiegando sulla Columbia University, dove terminò gli studi con la laurea. Studi che andarono ad aggiungersi a capacità di analisi e matematiche già estremamente sviluppate e che portarono alla creazione della Buffett Partnership, la società da lui fondata.
La strategia che adottò fu (e continua ad esserlo tuttora) all'apparenza molto semplice: acquistare società sottovalutate, ma allo stesso tempo solide, competitive e promettenti al fine di guadagnare tanti soldi quando il mercato deciderà di riconoscere il vero valore di quelle società.
È questo il vero segreto del successo di Warren Buffett: la sua abilità nel leggere i bilanci delle aziende e di investire su quelle le cui azioni saliranno inesorabilmente, e costantemente, nel tempo. Sembra che ogni società su cui decide di investire si tramuti in oro. In questo Warren non ha quasi mai sbagliato un colpo, ed è grazie a questo che ha costruito la sua fortuna miliardaria, riuscendo anche ad arrivare ad essere l'uomo più ricco del mondo secondo Forbes.
Una capacità di analisi mai smarrita, se si pensa che nel marzo del 2012, quando l'oro sembrava essere ancora il bene rifugio per eccellenza, Warren Buffett in un articolo consigliò di disfarsi dell'oro, prima del crollo delle sue quotazioni avvenuto solo un mese dopo e che è continuato in quelli successivi.
Tra le aziende di cui vanta attualmente importanti partecipazioni vanno ricordate Coca Cola (21,5% del portafoglio azionario), IBM (17,6%) Wells Fargo (15,99%), American Express (10,81%), Procter&Gamble (7,74%) e molte altre. Il tutto gestito tramite la sua Holding, la Berkshire Hathaway, ex azienda tessile che è stata acquisita dallo stesso Warren Buffett, che l'ha poi trasformata nel gigante attuale. A proposito, Bill Gates, suo grande amico, è il secondo azionista della Berkshire Hathaway.
Tra i segreti del suo successo, Warren Buffett non esita inoltre a citare un altro presupposto indispensabile, ovvero la capacità di non farsi prendere dal panico, dimostrata peraltro proprio nel corso della crisi innescata dai mutui subprime nel 2008. Crisi affrontata di petto investendo su un grande numero di società in difficoltà, consentendo loro di rifiatare e a lui di ricavare oltre dieci miliardi di utili, con un ritorno sull'investimento del tutto eccezionale, quasi il 40%.
Per comprendere meglio questo dato, basterà ricordare che la performance in questione supera di oltre tre volte quella ottenuta dal governo tramite il Troubled Asset Relief Program, il piano di salvataggio varato nel 2008 da George W. Bush, fermatosi ad una redditività del 12% circa. Anche per questo motivo, l'Oracolo di Omaha ogni anno viene chiamato a presiedere la cosiddetta Woodstock del capitalismo, la riunione degli azionisti della Berkshire Hathaway che raduna più di 20.000 visitatori provenienti da ogni parte del mondo e pronti a pendere dalle sue labbra.
Nonostante la sua immensa ricchezza e il suo indiscusso successo, Warren Buffett è una persona estremamente umile e conduce una vita molto semplice. Per capirci, sta ancora nella sua casa che comprò nel 1957, vive con uno stipendio di 100.000 dollari l'anno (ha un patrimonio 600.000 volte maggiore) e risponde di persona al telefono. E in un mondo dove star e pseudo e finti ricchi girano in Ferrari, lui si sposta in metropoliana.
Inoltre Warren Buffett è noto per la sua filantropia; nel 2006 ha fatto rumore con la decisione di donare l'85% della sua immensa fortuna personale alla Bill & Melinda Gates Foundation. Una decisione del resto in linea con quella che ha privato di ogni suo avere i tre figli: una volta morto, il suo patrimonio verrà suddiviso tra cinque fondazioni benefiche.
Questa è la storia di Warren Buffett, una persona molto ambiziosa, ma allo stesso tempo molto semplice; una persona che conosce e incarna certi valori ormai persi, una vita dedita al lavoro. Warren Buffett verrà ricordato come uno dei più grandi benefattori dell'umanità.
Secondo la classifica di Forbes (2014), Warren Buffett possiede un patrimonio di circa 66 miliardi di dollari.
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