Mi capita spesso, girovagando per la città, di controllare e confrontare i prezzi dei prodotti esposti nei negozi. In questa mia verifica ho potuto constatare differenze di prezzo a parità di articolo ovviamente in applicazione alle leggi del libero mercato ma, ciò che mi ha maggiormente colpito è stata la differenza di prezzo anche tra negozi o market appartenenti alla stessa catena di vendita.
Questa differenza è dovuta principalmente alla posizione, per cui in quartieri abitati da clienti più agiati il prezzo è più alto, mentre in quartieri più popolari il costo del prodotto è più basso. Inoltre le spietate leggi del mercato fanno sì che i prezzi vengano abbassati anche per sconfiggere un concorrente o per vendere un prodotto che non tira oppure ancora per liberarsi di grossi quantitativi invenduti.
Queste ed altre similari tecniche di vendita fanno parte ormai da decenni delle logiche del marketing ma ultimamente si sono notevolmente potenziate e affinate sfociando in nuove modalità di vendita. Nulla di sorprendente nella lotta per la conquista del mercato da parte dei massimi esperti del settore, ma ciò che maggiormente sorprende è che il marketing, più o meno consapevolmente, venga applicato anche dal negoziante sotto casa.
Ad esempio, per attirare il cliente, i negozianti vendono un prodotto civetta a bassissimo prezzo contando poi sul fatto che il cliente una volta catturato quasi sicuramente comprerà anche altri articoli, non sapendo resistere alle altre offerte vantaggiose. Oramai siamo arrivati al punto che il costo di un articolo non dipende solo dal reale costo di produzione ma da una moltitudine di variabili che tenterò di illustrare.
Penso ai Mercati Civici dove i prodotti costano maggiormente il sabato, giorno di massima affluenza, e meno il lunedì, o ancora costeranno meno nell'orario di chiusura rispetto a quello dell'apertura. Ho personalmente osservato, presso un box addetto alla vendita del pane, il crollo del suo prezzo, ovvero da 2.80 € al kg a solo 1 € al kg e tutto ciò avveniva intorno alle ore 13, appena un'ora prima della chiusura di tale panificio.
Mi pareva di assistere al crollo azionario di un prodotto quotato in borsa a seguito del diffondersi di una notizia negativa! In realtà tale modalità di vendita era finalizzata a vendere anche a meno della metà ma l'importante era vendere, vendere, continuare a vendere! Pertanto c'è da chiedersi: "come riuscire a governare questa intricata economia?"
Proviamo a usare il cervello, cercando di ribaltare gli eventi. Possiamo fare tesoro di queste informazioni in 2 modi:
Prendiamo esempio dalla scaltra casalinga che fa di necessità virtù, imparando, attraverso l'esperienza quotidiana sul campo, a scegliere di volta in volta i prodotti migliori al prezzo più conveniente e ad ottenere ottimi risultati nel campo dell'economia domestica, degni di un grosso esperto di economia finanziaria.
Ora qualcuno potrebbe chiedersi: come mai un sito come Borsa e Immobili che tratta tematiche inerenti la Borsa, gli Immobili, e la Ricchezza appunto, ci viene a suggerire di risparmiare qualche spicciolo al mese? Bene, il fatto è che queste strategie "casalinghe", come acquistare prodotti in offerta, spegnere le luci nelle stanze vuote, ricordarsi di chiudere i rubinetti dell'acqua, moderare la temperatura degli impianti di climatizzazione, non acquistare troppo cibo per poi gettarlo nella spazzatura e chi più ne ha più ne metta, sono azioni che permettono di risparmiare poco alla volta, ma, dato che sono azioni che possono essere ripetute centinaia o migliaia di volte, possono farci rispamiare tantissimo!
Questo fa sì che molti piccoli risparmi vengano trasformati in grosse somme da investire, e questo può fare notevolmente la differenza per migliorare la propria condizione economica. Soprattutto se non abbiamo dei soldi da investire, risparmiare metodicamente e nel tempo può portarci ad avere un piccolo/grande capitale da utilizzare senza problemi per i nostri investimenti (considera che puoi investire in Borsa e in Immobili a costo zero).
Ma questo non vale solamente per chi ha pochi soldi, vale anche per chi ne ha molti. Generalmente infatti gli sprechi e certe spese futili aumentano in maniera direttamente proporzionale all'aumentare del reddito. Dunque più si guadagna più possiamo risparmiare, e di conseguenza più possiamo investire.
Questo crea un circolo virtuoso che migliorerà esponenzialmente la tua condizione economica. Non si parla di fare rinunce, bensì di adottare un modello volto al risparmio e all'eliminazione dello spreco. Sembra banale, ma non lo è, spesso delle scelte o uno stile di vita possono fare la differenza, anche se non si hanno soldi a disposizione da investire. Ancora una volta non sono i soldi la variabile più importante, la conoscenza e l'intelligenza finanziaria lo sono molto di più se vuoi diventare ricco partendo da zero.
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