Come investire il nostro denaro al meglio? In questo, la nostra mente è una cattiva consigliera, si rifiuta di rimettere in circolo i risparmi accumulati, preferisce conservarli, tenerli al sicuro. Ma siamo sicuri che mettere i soldi sotto il materasso sia la soluzione migliore? Risposta negativa, per creare guadagno è necessario investire i nostri risparmi, far circolare il nostro patrimonio.
Ma la nostra mente continua a non collaborare, fiuta il pericolo, ha paura. Perchè? Ce lo spiega Paolo Legrenzi, nel so libro "Perché gestiamo male i nostri risparmi" (Il Mulino, pagg. 162, euro 12).
Legrenzi è uno degli psicologi cognitivi più importanti a livello internazionale, direttore del Laboratorio di Economia Sperimentale Swiss & Global dell'Università Ca' Foscari di Venezia, da tempo si interessa al modo in cui il nostro cervello reagisce davanti a questioni finanziarie.
Nel suo libro tenta di spiegare come la mente lavora durante la gestione dei risparmi. Secondo lo psicologo, quando ci sono di mezzo i nostri soldi, non ci sono emozioni o esperienze passate che tengano: ci scatta dentro un senso di rifiuto che ci conduce ad evitare la spesa. L'uomo, continua Legrenzi, da sempre, tenta di cancellare l'incertezza e il rischio dalla propria vita, nel passato il ruolo di "rassicuratore" spettava a stregoni e sciamani, ora esistono diversi tipi di previdenza, come le assicurazioni o le pensioni, che tentano di dare un senso di sicurezza in caso di eventi disastrosi inaspettati. Tuttavia caso e incertezza non si possono abolire, per esempio è impossibile prevedere gli andamenti futuri dei mercati finanziari. Perciò scatta una paura ancestrale che ci impedisce di pensare ai soldi come fonte di ulteriore guadagno, poichè emotivamente ne siamo troppo legati. Pur di evitare qualunque perdita, arriviamo a non investire.
A tal proposito, Daniel Kanehman, Nobel per l'economia nel 2002, ha dimostrato che la perdita di denaro provoca un dolore maggiore rispetto alla gioia che produce un guadagno. Ciò ha una conseguenza paradossale: molte persone investono in borsa in titoli di stato "sicuri" che hanno rendimenti reali negativi: per evitare il rischio di perdite maggiori, si arriva ad accettare una perdita sicura.
Inoltre, molti azionisti comprano quando le quotazioni della borsa salgono e vendono quando le queste si abbassano. In realtà si dovrebbe fare il contrario, perché come dice Legrenzi dobbiamo comportarci come quando compriamo un vestito o un telefonino, ossia lo acquistiamo quando costa meno.
Legrenzi ci consiglia di staccarci dal nostro patrimonio ed affidarlo a dei gestori professionisti. Naturalmente non si deve pensare che i gestori abbiano la palla di vetro, non sono in grado di calcolare esattamente quanto frutteranno i soldi investiti, il loro lavoro consiste nell'investire i fondi che gestiscono in tanti settori economici e luoghi diversi. È totalmente sbagliato concentrare tutto su un unico mercato, si rischia molto di più.
Nel futuro gestire correttamente i risparmi sarà fondamentale, soprattutto, avverte Legrenzi, in Italia, dove novemila miliardi di ricchezza sono distribuiti in modo disomogeneo, "troppo è in mano a troppi pochi".
Se avete in mano anche pochi risparmi è importante rimetterli in circolo, naturalmente bisogna prima informarsi sulle diverse possibilità di investimento. Ricordiamoci che per accumulare ricchezza non servono troppe risorse iniziali, bisogna usare (bene) il cervello, informarsi e darsi da fare.
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